Il Prof Mario Romano è un affermato chirurgo oculare del segmento anteriore e posteriore dell’occhio. Ha completato la sua formazione con una fellowship in chirurgia vitreo-retinica presso il Royal Liverpool University Hospital, Regno Unito e una fellowship di ricerca in malattie vitreo-retiniche presso il MEEI, Harvard Medical School di Boston, USA. Ha inoltre conseguito un dottorato di ricerca in Farmacologia e Oncologia Molecolare. I suoi progetti di ricerca e l’attività chirurgica riguardano il distacco di retina, le membrane epiretiniche, l’endo-tamponamento, la temperatura intraoculare, l’infiammazione intraoculare, le malattie degenerative dell’occhio inclusa la degenerazione maculare legata all’età, la retinopatia diabetica e le malattie retiniche ereditarie. È inoltre autore di libri sulla chirurgia della cataratta e pioniere nell’uso di sistemi di visione intraoperatori 3D, tecnologia Femtolaser per la chirurgia della cataratta e chirurgia microinvasiva del glaucoma. Esercita la sua attività di insegnamento in Italia e all’estero.
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Le persone colpite da questo difetto non sono in grado di mettere a fuoco sia gli oggetti vicini sia quelli lontani. Questo difetto è dovuto a una esagerata rotondità dell’occhio, che non permette la messa a fuoco in un unico punto della retina, ma su diversi piani. A peggiorare la situazione è il fatto che questo difetto, nella maggioranza dei casi, è associato o alla miopia (la riduzione della capacità visiva da lontano, vedi a pagina 47) o all’ipermetropia (è il difetto contrario alla miopia: determina cioè una difficoltà nel percepire nitidamente gli oggetti vicini, vedi a pagina 40). L’astigmatismo è un problema molto diffuso e fortemente invalidante: in Italia colpisce circa il .20 per cento delle persone. Viene corretto con l’utilizzo di occhiali, lenti a contatto e con il ricorso all’intervento chirurgico.
Gli interventi chirurgici
Per risolvere l’astigmatismo si possono impiegare la cheratotomia radiale, il laser a eccimeri tramite tecnica Lasik ;la prima tecnica viene utilizzata soprattutto per correggere l’astigmatismo miopico, la seconda sia quello miopico sia quello ipermetropico, mentre la terza, in genere, per correggere gli astigmatismi importanti. Si paria di astigmatismo miopico quando. uno dei due meridiani (linee perpendicolari che attraversano la cornea) riflette le immagini davanti alla retina. Si parla invece di astigmatismo ipermetropico quando questo processo avviene dietro la retina.