Autologous Platelet-Rich Plasma

We are pleased to share our paper on Autologous Platelet-Rich Plasma (a-PRP) as an adjuvant in the treatment of macular holes.
The use of a-PRP has not only the aim of improving the anatomical success, but also the functional one by reducing the fibrotic phenomena and favoring the regeneration.
The a-PRP, consisting of a portion of the plasma obtained by the centrifugation of the peripheral blood, is characterized by a platelet concentration and, thus, growth factors content, significantly higher compared with that of the original sample.
The a-PRP have been shown to exert a modulating effect on tissue inflammation as well as a promoting effect on tissue repair and regeneration, with beneficial effects on retinal pigment epithelium (RPE) cells and Müller cells.
Our prospective, non-randomized study included eyes refractory full-thickness macular holes, with a failed first surgery. The included macular holes had different aetiologies: large, myopic and secondary to optic pit holes. At six months after surgery, our closure rate was 92.9% by applying a-PRP. We are working on different ways of intraocular administration of PRP at different concentrations and with different carriers, furthermore the application can be applied in different pathologies, with the aim of promoting cell regeneration and healing without inducing fibrosis.
 
Siamo lieti di condividere il nostro articolo su Autologous Platelet-Rich Plasma (a-PRP) come coadiuvante nel trattamento dei fori maculari.
L’utilizzo dell’a-PRP ha lo scopo non solo di migliorare il successo anatomico, ma anche quello funzionale riducendo i fenomeni fibrotici e favorendo la rigenerazione.
L’a-PRP, costituito da una porzione di plasma ottenuto per centrifugazione del sangue periferico, è caratterizzato da una concentrazione piastrinica e, quindi, contenuto di fattori di crescita, significativamente più elevata rispetto a quella del campione originario.
È stato dimostrato che l’a-PRP esercita un effetto modulante sull’infiammazione dei tessuti e un effetto di promozione sulla riparazione e rigenerazione dei tessuti, con effetti benefici sulle cellule dell’epitelio pigmentato retinico (RPE) e sulle cellule di Müller.
Il nostro studio prospettico, non randomizzato, ha incluso fori maculari a tutto spessore refrattari agli occhi, con un primo intervento chirurgico fallito. I fori maculari inclusi avevano diverse eziologie: grandi, miopi e secondari a pit del nervo ottico. A sei mesi dall’intervento, il nostro tasso di chiusura è stato del 92,9% applicando a-PRP. Stiamo lavorando su diverse modalità di somministrazione intraoculare di PRP a diverse concentrazioni e con diversi vettori, inoltre l’applicazione può essere applicata in diverse patologie, con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione cellulare e la guarigione senza indurre fibrosi.

 

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